A tu per tu con Davide Devenuto

Oggi siamo a A tu per tu con Davide Devenuto. Di seguito l’estratto dell’intervista a questo volto molto amato nel mondo della televisione e dello spettacolo. È stato un piacere intervistare Davide riguardo l’iniziativa benefica di cui è ideatore e volto: Spesa Sospesa.
La mission di questa iniziativa è fornire un aiuto concreto alle persone più bisognose attraverso l’ottimizzazione dei fondi raccolti e la riduzione dello spreco alimentare.

– Grazie Davide per essere qui oggi per parlarci dell’iniziativa che hai ideato e che stai portando avanti con passione: Spesa Sospesa

Spesa Sospesa è nata durante l’emergenza covid in concomitanza con il primo lock-down a marzo, è nato tutto in modo bizzarro. Il progetto è nato da una telefonata tra me ed un mio caro amico in un momento molto particolare per tutti. Eravamo spaventati e forse ci siamo sentiti tutti più responsabilizzati nei confronti della comunità, più desiderosi di trovarci una volta usciti dall’emergenza, in un mondo migliore. Crediamo fosse l’occasione per riflettere su alcune cose durante questa forzata segregazione.

La speranza è quella di far durare questo progetto nel tempo, di dargli una struttura e la possibilità di essere veramente utile. Non una semplice raccolta di donazioni ma un progetto ben strutturato che andasse a sviluppare una sorta di virtuosità e circolarità. L’obiettivo è quello di destinare il recupero degli sprechi alimentari a chi ne ha più bisogno.

Il processo si basa su una piattaforma digitale: Regusto, questa si occupa di combattere gli sprechi alimentari già dal 2016. La raccolta fondi che abbiamo lanciato ha come obiettivo l’acquisto di prodotti a prezzi scontati possibilmente presso aziende che durante il lock-down erano in difficoltà economiche.

– L’iniziativa ha subito riscosso ottimi risultati. Non solo in Campania con la città di Napoli e i comuni limitrofi ma anche a sud con la città di Catanzaro e Molfetta, al centro con Perugia e Città di Castello e al nord con Torino, Milano e Alessandria.  Se da un lato fa piacere aver ottenuto un riscontro così vasto dall’altro lato purtroppo questo dato ci dice che l’esigenza è sentita in tutta Italia, sbaglio?

Purtroppo è così, I dati che arrivano dalle associazione sul territorio che si occupano di assistere le persone in difficoltà sono preoccupanti. Questi ci dicono che c’è stato un aumento del 40% delle richieste di assistenza. Sono dati allarmanti se pensiamo che ci sono 600.000 posti di lavoro a rischio tra lavoro sommerso e attività che sono in crisi.

Quello di Spesa Sospesa è un processo che è stato pensato per durare nel tempo, ce lo immaginiamo sostenibile anche al di la della raccolta fondi. Nel momento in cui ci rivolgiamo ad aziende che operano nel settore alimentare producendo beni di prima necessità chiediamo infatti di canalizzare attraverso la piattaforma digitale di Regusto quei beni che hanno perso gran parte del loro valore commerciale a causa per esempio di danneggiamenti delle confezioni.

– Pensate che Spesa Sospesa possa diventare una vera e propria tradizione come il caffè sospeso al quale vi siete ispirati?

L’obiettivo è quello di espanderci il più possibile. Per certi versi ci siamo limitati volendo essere presenti solo su territori dove il nostro apporto, attraverso la raccolta fondi, potesse avere un impatto importante. Abbiamo raccolto oggi circa 600.000€ ma distribuirli su un territorio molto ampio significherebbe disperdere le risorse e non avere così l’impatto che desideriamo.

– Oggi c’è molta diffidenza oggi nel donare, penso agli scandali che sono scoppiati nel corso degli anni e che hanno travolto raccolte fondi nate per far fronte a delle calamità naturali. Secondo te la vostra immagine e il fatto che te e Serena (Rossi ndr) stiate portando avanti questo progetto mettendoci la faccia, ha aiutato a raggiungere questi obiettivi e vi aiuterà a raggiungere una cifra raccolta più elevata? 

Chiaramente mi auguro di si anche se è difficile per me avere questa percezione, mi sento di poter dire che sia io che Serena abbiamo un immagine rassicurante e pulita. Non voglio iniziare una polemica in questa sede anche perché non ho i dati a supporto, spesso però c’è un inutile scetticismo nei confronti delle attività benefiche.

Mi è capitato di apprendere, durante questa avventura che va avanti ormai da mesi, anche confrontandoci con le istituzioni, che basta un solo caso in cui ci sono delle ambiguità in attività che sono a supporto di persone bisognose che si vanifica il lavoro fatto in tante altre iniziative.

Vorrei spingere chi ci segue ad una riflessione su questo tema perché spesso siamo tutti troppo scettici, me compreso. Oggi ho avuto occasione di cambiare idea, perché c’è un impegno vero di moltissime persone che ho conosciuto e che frequento quotidianamente.

– Vi potrebbe essere d’aiuto il coinvolgimento di qualche altro volto noto? non solo del mondo televisivo ma anche sportivo, se si, chi? 

Oltre a Cristiano Ronaldo? (ride ndr) Chiaramente io e Serena quando abbiamo deciso di impegnarci nei confronti di questa attività l’abbiamo fatto con l’idea di coinvolgere il più possibile la nostra rete di amici affinché lo potessero divulgare e far conoscere alle persone.

È difficile dirti “Si, vorrei Alessandro Gassman” se poi magari Favino sta pensando di aiutarci e si sente escluso, a parte gli scherzi chiaramente chi ci supporta e chi ci aiuta a far conoscere Spesa Sospesa è sempre benvenuto. Il nostro è un bel progetto che vale la pena sostenere.

– Ti faccio una domanda personale, te e Serena siete davvero in prima linea: non avete solo lanciato il progetto ma lo state seguendo giorno dopo giorno dimostrando un impegno ammirevole. È difficile conciliare vita privata, lavoro e questa iniziativa?

Sicuramente, Serena nel momento in cui ha “riaperto” il nostro mondo si è dovuta necessariamente staccare dal progetto a causa degli impegni lavorativi. Io ho avuto un pò più di possibilità di dedicare il mio tempo, lo faccio con passione anche se certe volte dico “basta non ce la faccio più devo dedicarmi ad altro”. Nonostante questo non riesco a staccarmene perché mi piace, mi da soddisfazioni e mi gratifica.

– Un augurio per il futuro?

Chiaramente ora c’è tutta l’attività pre-natalizia che speriamo ci porti altre risorse nella raccolta, speriamo anche di raggiungere altri comuni. C’è un bellissimo progetto sviluppato dal comune di Bari sul recupero delle eccedenze e ci piacerebbe essere di sostegno mettendo a disposizione la piattaforma digitale di Regusto.

Stiamo ideando e cercando di far crescere un progetto per la Lombardia proprio con l’ottica di creare delle reti virtuose importanti. L’obiettivo è dare visibilità dalla nostra iniziativa,  ci sono tante idee pronte su cui continuiamo a lavorare nella speranza di incontrare il favore che fino ad oggi abbiamo riscontrato.

Di seguito il video dell’intervista:

22/12/2020
A cura di: Nicolò Procacci